CATANIA – La Squadra Mobile di Catania ha tratto in arresto RANDO Angelo (cl. 1972), pregiudicato, CONTICELLO Domenico (cl.1965), pregiudicato, CARBONARO Salvatore (cl. 1998), tutti ritenuti responsabili del reato di coltivazione e produzione di marijuana.
Personale della Squadra Mobile di Catania -âSezione Reati contro la Personaâ, nellâambito delle attivitĂ finalizzate ad infrenare il fenomeno del traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, da attivitĂ info-investigativa apprendeva che RANDO Angelo e CONTICELLO Domenico, entrambi pregiudicati catanesi, legati da affinitĂ essendo cognati, avevano realizzato sul litorale di Agnone Bagni, ove RANDO risultava domiciliato, una vasta coltivazione di marijuana.
A decorrere dal mese di maggio, veniva avviata una certosina attivitĂ di p.g. fatta di servizi di osservazione e pedinamento, supportati da un pedinatore satellitare c.d. GPS che veniva installato nellâautovettura di CONTICELLO, una Opel Zafira.
I primi esiti di detti servizi confermavano che i due soggetti erano soliti muoversi insieme a bordo dellâOpel di CONTICELLO: un dato che emergeva inconfutabilmente era che lâautovettura con i due a bordo era solita stazionare in contrada âGelsariâ di Agnone, nei pressi di un capannone che appariva in stato di abbandono ed in appezzamento di terreno ricadente in contrada âCavettaâ – poi risultata in uso al CONTICELLO, ndr –
Le attivitĂ si protraevano per lâintero mese di maggio e si appurava che i movimenti dei due soggetti erano piĂč frequenti nella giornata di sabato.
Alla luce di quanto appurato, veniva organizzata una mirata attivitĂ di p.g. finalizzata al controllo dei siti ove lâauto era solita stazionare, ovvero il capannone e lâappezzamento di terreno di contrada âCavettaâ.
Nel corso del servizio i due uomini, a bordo dellâOpel Zafira, dapprima si recavano in contrada âCavettaâ e dopo essersi soffermati allâintero dellâappezzamento di terreno, si spostavano in contrada âGelsariâ di Agnone.
Gli investigatori della Mobile che avevano seguito in maniera discreta ogni loro spostamento, pertanto, decidevano di intervenire.
Orbene, la perquisizione allâinterno del capannone consentiva di verificare che al suo interno era stato realizzato un vero e proprio laboratorio industriale per la coltivazione intensiva di marijuana.
Invero, suddivisi in sei distinti ambienti dotati di sistema di irrigazione e di aerazione nonchĂ© di illuminazione con lampade alogene venivano rinvenute e sequestrate 2500 piante di marijuanadel tipo pregiato âskunkâ – che si caratterizza per essere bassa e robusta, ndr.
Il capannone – laboratorio era dotato di sistemi sofisticati per la coltivazione intensiva a livello industriale: infatti, era dotato di sensori per lâossigenazione, sistemi di depurazione dellâacqua con lâosmosi inversa, timer, climatizzatori e stufe, fertilizzanti, etc, nonchĂ© aree adibite allâessiccazione e stagionatura della marijuana.
Nel sito venivano, altresĂŹ, rinvenuti vasetti per la riproduzione ed il trapianto c.d. âseminarioâ di marijuana.
Il capannone – laboratorio industriale – e lâattrezzatura rinvenuta al suo interno venivano sottoposti a sequestro.
Inoltre, ad esito di perquisizione eseguita presso il terreno in uso al predetto CONTICELLO, ricadente in contrada âCavettaâ – âVillaggio Dolce Sognoâ in territorio di Augusta (SR), venivano rinvenute e sequestrate altre 100 piante di marijuana.
Gli ulteriori riscontri effettuati in loco consentivano di acquisire univoci e concordanti elementi di riconducibilitĂ della piantagione di marijuana rinvenuta nel capannone nonchĂ© delle altre piante della medesima sostanza rinvenute in contrada âCavettaâ a RANDO Angelo e CONTICELLO Domenico.
Da un controllo eseguito con lâausilio di tecnici ENEL, si accertava che lâimpianto di illuminazione della serra risultava allacciato abusivamente alla rete elettrica pubblica.
Contestualmente, ad esito di altra perquisizione eseguita in contrada âGelsariâ di Agnone, nel giardino e nel balcone di unâabitazione, venivano rinvenute e sequestrate ulteriori 400 piante di marijuana che, dagli accertamenti esperiti, risultavano riconducibili a CARBONARO (affine di RANDO e CONTICELLO) anchâegli catanese ma domiciliato ad Agnone.
Con il sequestro del capannone Ăš stato interrotto un ciclo di produzione di stupefacenti che avrebbe fruttato ingentissimi guadagni, tenuto conto che da ciascuna pianta potevano ricavarsi circa 800 gr. di marijuana.
Espletate le formalitĂ di rito, RANDO e CONTICELLO, indagati anche per furto di energia elettrica, sono stati associati presso il carcere di Siracusa – Cavadonna mentre CARBONARO Ăš stato posto ai domiciliari a disposizione di P.M. della Procura della Repubblica di Siracusa.
Lâoperazione Ăš stata denominata âGreat skunkâ.
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