Individuata la “nuova” commissione provinciale di cosa nostra palermitana, arrestato il “nuovo” capo.
La direzione distrettuale antimafia di Palermo ha disposto un fermo di indiziato di delitto – eseguito dai Carabinieri del comando provinciale di Palermo – nei confronti di soggetti ritenuti a vario titolo responsabili di associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsioni consumate e tentate, con l’aggravante di avere favorito l’associazione mafiosa denominata cosa nostra, fittizia intestazione di beni aggravata, porto abusivo di armi comuni da sparo, danneggiamento a mezzo incendio, concorso esterno in associazione mafiosa, risultato di quattro distinti procedimenti penali.
In particolare, le indagini hanno consentito di:
- cogliere in presa diretta la fase di riorganizzazione in atto all’interno di cosa nostra;
- documentare l’avvenuta ricostituzione della “nuova” commissione provinciale di Palermo;
- trarre in arresto il “nuovo capo” della commissione provinciale, Settimo Mineo, capo del mandamento di Pagliarelli.