La Corte di Appello di Messina ha dichiarato il non doversi procedere per un artigiano di Falcone accusato di avere occupato abusivamente unâarea di proprietĂ ferroviaria mediante deposito incontrollato di rifiuti speciali.
di Gabriele Villa – I fatti risalgono al 2009. A segnalare lâuomo alla Procura della Repubblica erano stati i Carabinieri della Stazione di Falcone che avevano avviato le indagini a seguito di una segnalazione.
I militari dellâArma, anche attraverso documentazione fotografica, avevano verificato la presenza di materiale depositato in un terreno sottostante il viadotto della rete ferroviaria recintato e chiuso con un cancello. Dopo lâavvio del procedimento presso il Tribunale di Patti, il giudice accogliendo la tesi difensiva dellâavv. Antonella Marchese, aveva assolto lâuomo dal reato di deposito incontrollato di rifiuti con lâampia formula dellâinsussistenza del fatto, ma lo aveva condannato per occupazione abusiva di proprietĂ al pagamento di una multa di 300,00 euro.
Adesso la Corte dâAppello di Messina, accogliendo le richieste dellâavv. Antonella Marchese, ha dichiarato anche di non doversi procedere per il reato di occupazione abusiva.