Cronaca

Nipote dell’assessore assunto e alloggiato, le accuse a Elvira Amata

Elvira Amata

La Procura di Palermo ha notificato la chiusura dell’inchiesta per corruzione che coinvolge l’assessore regionale al Turismo Elvira Amata e l’imprenditrice Marcella Cannariato. Secondo il capo di imputazione, la moglie del presidente di Sicily by Car avrebbe garantito all’assessore «appoggi istituzionali e contributi regionali» in cambio di un pacchetto di vantaggi personali. Tra questi, il giovane Tommaso Paolucci, nipote di Amata, avrebbe ricevuto un impiego retribuito con 1.500 euro mensili oltre a soluzioni abitative.

All’inizio Paolucci era ospitato in un bed and breakfast, quindi in una stanza dell’Ersu a 250 euro al mese; infine, la sua residenza è stata un appartamento sovrastante gli uffici di A&C Broker, con un canone di 700 euro mensili interamente sostenuto da Cannariato. L’imprenditrice, ignara di essere intercettata, manifestava disappunto nella conversazione: «Io non è che mi devo sparare per tenere suo nipote… a me non lo può dire, perché la scanno viva».

CanaleSicilia

Per i pubblici ministeri Andrea Fusco e Felice De Benedittis, questo scambio configurerebbe un vero e proprio patto corruttivo: contributi e finanziamenti in favore di Sicily by Car in cambio di incarichi e agevolazioni per l’assessore. L’avviso di conclusione delle indagini apre ora alle eventuali richieste di archiviazione o all’emissione di un rinvio a giudizio.


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