Cronaca

Maxi blitz dei Carabinieri: 38 misure per clan Santapaola-Ercolano

Operazione Naumachia

Su ordine della Procura Distrettuale di Catania, circa 150 Carabinieri del Comando Provinciale, con il contributo dello Squadrone Eliportato “Cacciatori di Sicilia”, del Nucleo Cinofili di Nicolosi e del 120° Nucleo Elicotteri, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Catania, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia. L’operazione, svolta nelle province di Catania, Siracusa, Enna, Asti, Agrigento, Caltanissetta, Napoli, Pavia e Palermo, ha coinvolto 38 indagati, di cui 37 condotti in carcere e uno sottoposto agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.

I destinatari della misura cautelare, per i quali permane la presunzione d’innocenza fino a sentenza definitiva, includono Salvatore Andò, Kevin Bonfiglio, Mario Maurizio Calabretta, Antonino Cocuzza, Domenico Contarini, Giovanni Costanzo, Angelo Cutugno, Paolo Giuseppe Denaro, Pierpaolo Gianluca Di Gaetano, Orazio Finocchiaro, Michele Fontanarosa, Marco Gardali, Andrea La Rosa, Simone Lizzio, Alessandro Lo Presti, Francesco Magrì, Giovanni Magrì, Mario Marletta, Giuseppe Mazzarelli, Corrado Gabriel Muscarà, Maria Rosaria Nicolosi, Giovanni Nizza, Natalino Nizza, Natale Dario Nizza, Carmelo Christian Patanè, Vincenzo Pino, Giovanni Pinto, Francesco Platania, Giovanni Privitera, Giovanni Maria Privitera, Antonino Raimondo, Mario Russo, Ivan Scavone, Gabriele Agatino Strazzieri e Antonino Trentuno. Unica misura alternativa ai domiciliari con controllo elettronico è stata disposta per Saverio Missale.

CanaleSicilia

Le indagini, condotte dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Catania tra ottobre 2020 e gennaio 2023, hanno documentato l’operatività del clan Santapaola‑Ercolano, con particolare riferimento al gruppo denominato “Nizza”, attivo nei quartieri San Giovanni Galermo, Librino, San Cristoforo, Castello Ursino e San Cosimo. Nonostante la detenzione presso il carcere etneo, Giovanni Nizza avrebbe mantenuto contatti con gli affiliati, impartendo direttive attraverso la moglie Maria Rosaria Nicolosi. In più occasioni la stessa Nicolosi avrebbe organizzato videochiamate fra il coniuge e i sodali liberi, ricevendo e trasmettendo istruzioni sulla gestione del sodalizio.

Operazione Naumachia

I Carabinieri hanno ricostruito l’avvicendamento dei responsabili operativi del gruppo: dal collaboratore di giustizia Silvio Corra, fino a Salvatore Scavone, anch’egli pentito, passando per Natalino Nizza e Rosario Lombardo, deceduto nel 2021. Lombardo, storico consigliere dei fratelli Nizza, era tornato in libertà in luglio 2021 per motivi di salute, riprendendo un ruolo attivo nella spartizione delle piazze di spaccio.

Tra gli episodi più significativi figurano sequestri di armi da guerra, esplosivi e munizioni: il 17 gennaio 2022 sono state rinvenute 458 cartucce di vario calibro, ordigni esplosivi e un arsenale comprendente MP Brasilien e Kalashnikov; l’azione del 28 gennaio 2022 ha portato al sequestro di un AK‑47, un fucile a pompa e detonatori artigianali. L’inchiesta ha inoltre evidenziato l’uso di simboli mafiosi durante le celebrazioni di Sant’Agata, con l’esposizione di uno stendardo recante la scritta “BANANA”, soprannome di Giovanni Nizza, e la partecipazione del nipote a bordo di una candelora nel 2023.

Carabinieri Catania

L’iniziativa conferma la costante pressione delle forze dell’ordine e della magistratura sul sodalizio, rivelando la capacità di resilienza del gruppo e la continua riorganizzazione nonostante i provvedimenti restrittivi. Le attività investigative hanno documentato anche l’ascesa dei giovani “figli d’arte” come Natalino Nizza e Salvatore Sam Privitera, e il ruolo delle donne nell’agevolare la gestione criminale e il mantenimento dei detenuti.


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