La Sicilia sarĂ la prima in Europa. Varato lâemendamento proposto dai deputati Trizzino, Di Paola, Campo e Palmeri: lâobbligo è stato introdotto nella riforma urbanistica che andrĂ al vaglio dellâaula.Â
Chi vorrĂ costruire un nuovo edificio, dovrĂ prima demolire e riqualificare unâarea pubblica degradata esistente nel territorio comunale e di superficie pari a quelle del nuovo fabbricato: lo strumento si chiama âCertificato verdeâ e nasce da un sub-emendamento alla legge di riforma urbanistica, proposto dal Movimento 5 Stelle e varato oggi in commissione Ambiente e territorio. Il nuovo istituto, messo a punto grazie al lavoro dei tecnici Gianfranco Caudullo, Alessio Lo Bello e Gianluca Indelicato, confluisce cosĂŹ nella normativa urbanistica che andrĂ al vaglio dellâaula.
âIl Certificato verde è una novitĂ assoluta – commentano i proponenti deputati M5S in commissione, Giampiero Trizzino, Nuccio Di Paola, Stefania Campo e Valentina Palmeri – e la Sicilia sarĂ la prima in Europa ad adottarlo. Questa iniziativa consentirĂ di compensare (perequazione) lâimpatto ambientale di nuove costruzioni con la rigenerazione urbana di aree pubbliche degradate. In pratica il costruttore, prima di edificare, avrĂ lâobbligo di acquistare e riqualificare unâarea urbana soggetta a degrado e abbandono, realizzando opere di urbanizzazione primaria come strade, verde pubblico e illuminazione. Al termine dei lavori otterrĂ dal Comune il âCertificato verdeâ che gli darĂ la possibilitĂ di costruire altrove. I certificati verdi si potranno anche vendere, su un libero mercato che nascerĂ , a soggetti terzi interessati a edificare. In questo modo ogni metro quadro di nuove costruzioni creerĂ un metro quadro di aree pubbliche riqualificate. Nel caso delle costruzioni da realizzare nei centri storici, lâobbligo è doppio in termini di superficie pubblica da riqualificare. Una rivoluzione con la quale molte zone abbandonate rinasceranno e saranno restituite ai cittadiniâ.Â
âIl Certificato verde – aggiungono i tecnici, che lavorano allâiniziativa dal 2013 – rappresenta un nuovo modo di intendere il territorio e fare urbanistica e ha come obiettivi ridurre lâesposizione della popolazione al rischio sismico, potenziare il livello di contenimento energetico e dotare quelle parti di tessuti urbani maggiormente degradati di servizi primari. Inoltre si gettano le basi per una vera e propria legge sulla promozione e tutela dellâarchitettura, prima in Italia, con misure incentivanti per pubblici e privati che intendono realizzare gli interventi di nuova costruzione e rigenerazione attraverso lo strumento del concorso di progettazioneâ.Â