Nella giornata del 17 novembre a finire in manette sono stati i fratelli Mario e Massimo Calabrò, rispettivamente di 46 e 40 anni, i due, nell’ambito di servizi finalizzati alla ricerca di armi e materiali esplodenti illegalmente detenuti, nel corso di perquisizione domiciliare, venivano trovati in possesso di una pistola semiautomatica, calibro 9 con matricola abrasa, abilmente occultata nella cantina della loro abitazione di residenza.
Gli arrestati, su disposizione del p.m. di turno della procura della repubblica di Patti, dopo le formalità di rito sono stati ricondotti presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari. L’arresto e’ stato convalidato.
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