“Molti pensano che in politica i valori cattolici siano difesi soltanto dai rappresentanti dei partiti moderati: ciò non è assolutamente vero, i cattolici militano ormai in tutti i partiti”. Lo dice Giovanni Barbagallo, candidato al Senato in Sicilia nella lista del Partito Democratico. Barbagallo ha organizzato un incontro, che si terrà domenica 17 febbraio dalle ore 10 nei locali dello Sheraton Hotel di Catania, al quale parteciperanno due autorevoli rappresentanti del mondo cattolico: Ernesto Preziosi, già vicepresidente nazionale dell’Azione Cattolica e Flavia Nardelli Piccoli, direttore dell’Istituto Luigi Sturzo (entrambi candidati del PD alle prossime elezioni).
“Chi opera in politica, ispirato dalla fede – aggiunge Barbagallo – non si deve distinguere unicamente per la sua ‘moderazione’. Le encicliche sociali vedono, infatti, il cristiano come depositario di iniziative coraggiose e di avanguardia. C’è, nella dottrina sociale della Chiesa, la vocazione ad una società avanzata. L’impegno politico dei cattolici deve essere, in ogni caso, sempre ancorato ad una difesa intransigente dei valori etici, ad una preferenziale opzione per i più deboli e ad una giusta valorizzazione del lavoro”.
“A volte ci si accontenta di richiamare alcuni principi (famiglia, salvaguardia della vita, scuola non statale) dimenticandone molti altri (bene comune, solidarietà, accoglienza, giustizia, legalità, impegno per la pace, tutela del’ambiente). Nel PD – prosegue Barbagallo – c’è uno spazio per militanti in grado di coniugare i valori cristiani nel rispetto della laicità. I valori di cui il cristianesimo è portatore vanno difesi, non in termini di contrapposizione e/o di una commistione fra sacro e profano, ma in uno spirito di dialogo, tolleranza e rispetto delle opinioni degli altri”.
“Si può essere – conclude Barbagallo – autenticamente religiosi e, nello stesso tempo, autenticamente laici: una laicità che non ignora il mondo e le cose ma le assume fino in fondo, anche se per collocarle in un prospettiva più ampia e insieme più profonda”.
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