“I rischi del gioco d’azzardo: avvertenze per i giocatori”: è questo il messaggio contenuto nelle locandine che, a partire da gennaio 2013, i gestori di sale da gioco e/o di esercizi in cui vi sia offerta di giochi pubblici, ovvero scommesse su eventi sportivi, anche ippici, e non sportivi, avranno l’obbligo di affiggere per informare i frequentatori sui rischi connessi al gioco e sui servizi a cui ci si può rivolgere per avere assistenza per sé, per familiari o amici con dipendenza da gioco d’azzardo, e dunque ammalati.
L’obbligo di esporre materiali informativi sui rischi connessi al gioco e sui relativi servizi di cura è stabilito dalla legge 189/2012 (conversione in legge del decreto legge 158/2012, il “decreto Balduzzi”).
Il decreto legge nasce dall’esigenza di cercare di arginare un fenomeno che è in continuo aumento e che condiziona molte famiglie italiane, tanto da poter parlare di una vera e propria piaga sociale. Gli italiani colpiti, secondo le stime OMS, sono oltre 1,5 milioni, pari al 3% della popolazione, con “costi diretti e indiretti superiori a 38 mila euro a paziente“.
Certo è che se anche il gioco d’azzardo appare profondamente radicato nella natura umana, ricerche antropologiche ne hanno testato l’ubiquità in ogni epoca, stato sociale e cultura, negli ultimi anni, il gioco d’azzardo è diventato un’attività di enorme rilevanza economica e di notevoli proporzioni sociali: basti pensare alla rapida e massiccia diffusione dei “gratta e vinci”, i videopoker, il bingo, le lotterie, il gioco delle carte, i dadi, il poker e le classiche scommesse sulle partite di calcio, cavalli, etc., il tutto facilitato tra l’altro dalla possibilità di giocare e scommettere online.
Il gioco d’azzardo è un’attività ludica che può, però, diventare patologica (GAP o gambling) quando il desiderio di giocare diventa compulsivo, quando insorgono sentimenti di inquietudine se si è impossibilitati a giocare (astinenza), quando si spendono sempre più soldi e si dedica sempre più tempo, arrivando a mentire ai propri familiari o addirittura a commettere illegalità per procurarsi il denaro.
Il gioco d’azzardo patologico è una malattia che si può curare con interventi terapeutici– riabilitativi attraverso programmi educativi specialistici ma fondamentale è la consapevolezza della malattia nel giocatore e l’aiuto e la solidarietà di familiari ed amici che sono coinvolti nella gestione terapeutica per la cura ed il reinserimento sociale delle persone affette da questa patologia.
Alla luce di questa nuova emergenza sociale e delle problematiche che questa patologia crea nelle famiglie italiane il DPA (Dipartimento Politiche Antidroga) ha attivato un progetto (Progetto GAP), partito il I gennaio 2013 che prevede, come dichiarato dal capo del DPA, Dott. Serpelloni, “oltre alla promozione di interventi e programmi preventivi specifici, la messa a punto di un sistema nazionale epidemiologico di raccolta dati aggregati per quantificare esattamente il fenomeno (a tutt’oggi non ben conosciuto e probabilmente sottostimato). Il progetto prevede inoltre lo studio e la realizzazione di software avanzati da poter utilizzare sui giochi online e lo slot machine per avvertire i giocatori imprudenti che esprimono comportamenti a rischio, rilevati attraverso l’osservazione automatica dei comportamenti di gioco, segnali di allerta ed informazioni prudenziali per renderli consapevoli quanto più precocemente possibile dell’esistenza di un possibile problema e/o esagerazione di gioco. Il fenomeno – ha concluso il capo del DPA – non può più essere sottovalutato e l’impegno di tutti noi deve essere orientato a trovare soluzioni concrete ed immediate per risolvere questo grave problema di sanità pubblica e di emergenza sociale ormai diventato una realtà in grado di generare sofferenze e costi sociali inaccettabili. Le avvertenze fornite sono state tradotte in inglese ed in arabo, per agevolarne la comprensione e aumentarne l’utilità, anche sulla base di studi eseguiti sui profili dei giocatori”.
Naturalmente, con la consapevolezza che solo questo non può bastare a risolvere il problema riportiamo la locandina (clicca sull’immagine per ingrandire) del progetto GAP ed i recapiti dei Servizi Dipendenze Patologiche dell’ASP di Messina.
Per ogni dubbio o problema rivolgiti all’Area Dipartimentale delle
Dipendenze del Dipartimento Salute Mentale dell’Azienda Sanitaria
SERVIZI DIPENDENZE PATOLOGICHE
- Ser.T. Me Nord c/o exOsp. R. Margherita – viale della Libertà, tel: 090356105
- Ser.T. MeSud – via Bonino1, tel: 0906507918
- Ser.T. Letojanni – via Fiumara 5, 0942627873
- Ser.T. Milazzo – viaS. Maria Maggiore, Vaccarella, tel: 090 9290632 – n.v: 800378400
- Ser.T. Barcellona P.G. – via del Mare 51 – tel:0909751555/60 – num. verd. 800000299
- Ser.T. Patti – c/oOsp.Barone Romeo – via Mazzini, tel: 0941240001
- Ser.T. S. Agata Militello – via Cosenz 8 –tel: 0941723254
Gioca Responsabile – Servizio gratuito di consulenza ed orientamento realizzato da Federserd con il sostegno di Lottomatica.
www.giocareresposabile.it – NumeroVerde 800.921.121
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