La Giunta regionale approva proroga variabile per i dirigenti intermedi
La giunta regionale ha definito una proroga per i 659 dirigenti intermedi in scadenza, stabilendo un’estensione degli incarichi variabile da due a sei mesi e subordinata a specifiche valutazioni. «La proroga alla fine è arrivata», ha osservato una fonte interna, precisando che non si tratterà di un rinnovo automatico e uniforme per tutti i profili.
Originariamente prevista dal primo luglio, la riforma che ridurrà il numero di posti dirigenziali da 830 a 585 non potrà essere pienamente attuata prima di gennaio, mentre i contratti dei dirigenti delle aree e dei servizi scadono il 30 giugno. In risposta a questo ritardo, l’assessore al Personale, Andrea Messina, aveva proposto in giunta di «prorogare tutti gli attuali incarichi fino a fine anno». Tuttavia, il presidente Schifani ha respinto la proroga identica per ciascun dirigente, definita «una proroga secca», imponendo una revisione della delibera.
L’approvazione definitiva, avvenuta martedì pomeriggio, affida ai dirigenti generali la responsabilità di determinare chi prorogare e per quanto tempo, mediante provvedimenti motivati. La giunta ha inoltre stabilito criteri meritocratici: priorità sarà data a chi coordina uffici responsabili di obiettivi governativi, a chi gestisce aree con performance di spesa particolarmente positive e a chi sovrintende all’investimento dei fondi del Pnrr. Queste disposizioni mirano a garantire continuità operativa e a preservare l’efficacia della spesa pubblica fino alla riorganizzazione istituzionale.
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