Articolo pubblicato anche sulla
Gazzetta del Sud del 25 Agosto 2012
Contrade a secco per giorni e giorni e una puzza micidiale di fogna e spazzatura. Si presenta così la periferia di Gioiosa Marea (ma non solo) in quest’ultimo scorcio di una caldissima estate siciliana. Certo complici anche le elevate temperature che ci hanno accompagnato in questi ultimi mesi, quelli che potevano essere piccoli e passeggeri inconvenienti di stagione sono diventati la regola in questo mese di agosto, e la colpa non è certo tutta di Lucifero.
A secco quasi ininterrottamente da prima di ferragosto e con il rischio di gravi problemi di natura igienico sanitaria a causa della mancanza d’acqua la contrada Saliceto, dove a ridosso della festività agostana l’amministrazione è dovuta intervenire con un’autobotte ma ad oggi il problema non è ancora stato risolto. Gli stessi residenti stanno verificando la disponibilità di pozzi privati da indirizzare nella condotta che serve alcuni complessi abitativi a monte, con il placet dell’amministrazione comunale. Gli abitanti, infatti, sono ormai sul piede di guerra visto che, a causa della bassissima pressione, non riescono nemmeno ad intercettare il flusso nelle poche ore in cui l’acqua viene indirizzata nella condotta: “passi la scarsezza delle risorse idriche, ma che fine fa quel poco d’acqua che c’è?” chiedono inferociti. Già, che fine fa? Visto che anche tutte le altre contrade sono all’asciutto, vedasi Torretta, Cicero, Santa Margherita, San Giorgio e le campagne fino a Gioiosa Guardia, dove l’acqua viene erogata più o meno a giorni alterni ma il disagio viene alleviato dalla minore popolazione e dal fatto che in molti hanno pozzi privati.
Anche sul versante gioiosano lato Piraino le cose non vanno meglio: acqua erogata a giorni alterni a San Francesco e San Nicolò Vecchio, dove, ci segnalano “quando torna, torna ad una pressione spropositata, tale da causare danni o comunque perdite dagli scaldabagno”.
Nei giorni scorsi, il comune ha annunciato, tramite bandizzazione, che la scarsità d’acqua
potrebbe interessare anche Gioiosa centro.
All’arsura si accompagna l’indecoroso spettacolo ed il fetore emanato da cassonetti stracolmi e, spesso, vere e proprie discariche abusive di materiali di ogni sorta. I rallentamenti nella raccolta sarebbero da imputare al conferimento nella discarica di Mazzarrà degli auto compattatori che provengono da Palermo, a causa dei problemi che interessano la discarica di Bellolampo. Come sempre, a farne le spese maggiori sono le contrade di campagna: in foto la vergognosa situazione di San Leonardo, dove da circa un mese una montagna di rifiuti di ogni genere fa bella mostra di sé accanto ai cassonetti, e non è stata bonificata nemmeno in occasione della festa del patrono, che vi ha sfilato accanto in processione.Per finire, un fetore mortale sta appestando da settimane tutta la zona del torrente Zappardino. Il puzzo rivoltante sarebbe da imputare al depuratore che si trova in località Catello, di cui nessuno sembra preoccuparsi, nemmeno le forze dell’ordine.
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Servizio per CanaleSicilia di Roberta Fonti
Articolo pubblicato anche sulla Gazzetta del Sud
del 25 agosto 2012
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