Collegamento tra diabete e patologie urologiche a Partinico
Il corso formativo “Hot topics in urologia: l’urologia del Policlinico incontra il territorio”, promosso dall’Università di Palermo, ha approfondito le sfide emergenti in urologia, focalizzandosi in particolare sulle terapie innovative per la restituzione della potenza sessuale. L’iniziativa, coordinata dai professori Nicola Pavan, direttore della Scuola di Specializzazione in Urologia, e Alchiede Simonato, direttore di Urologia al Policlinico “Paolo Giaccone” di Palermo, si è svolta presso la Casa di Cura Santa Chiara di Partinico, guidata dal diabetologo Vincenzo Provenzano. L’evento ha coinvolto medici di base del territorio con l’obiettivo di rafforzare la collaborazione tra cure primarie e specialisti.
Tra i dati emersi, il legame tra diabete di tipo 1 e disfunzione erettile: circa il 30% dei giovani con questa patologia soffre di problematiche sessuali, per le quali sono ora disponibili trattamenti rigenerativi con cellule mononucleate. Particolare attenzione è stata dedicata anche alla “induratio penis plastica” o “Malattia di La Peyronie”, condizione che interessa un uomo adulto su quattro e che può provocare deformità peniena, dolore durante l’erezione e impotenza secondaria. La terapia rigenerativa in uso prevede l’impiego di cellule staminali prelevate dal grasso purificato o da sangue mononucleato.
Il direttore sanitario Vincenzo Provenzano ha sottolineato l’impegno della Casa di Cura Santa Chiara nel promuovere formazione non solo su diabete e obesità, ma anche su patologie urologiche, citando le innovazioni introdotte con il supporto dello specialista Patrizio Rigatti. Quest’ultimo ha evidenziato l’importanza della nuova terapia rigenerativa per la “induratio penis plastica”, capace di superare limiti delle precedenti cure mediche e chirurgiche. Ha inoltre riferito un caso clinico di successo riguardante un giovane con priapismo e perdita della virilità, recuperata in sei settimane.
Nicola Pavan ha rimarcato la necessità di una rete integrata tra territorio e ospedale per affrontare l’aumento di patologie quali ipertrofia prostatica e tumori, causate anche dall’invecchiamento e da fattori di rischio legati a stili di vita. Ha infine evidenziato l’importanza di una diagnosi precoce e di una prevenzione condivisa con i medici di medicina generale.
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