“Leggo che la Ministra Severino afferma che vuole concludere il suo mandato con lâapprovazione del DDL sulle misure alternative. La Ministra non può non sapere che essendo le misure alternative da lei previste applicabili solo a reati con la pena edittale massima di 4 anni, nessuno degli attuali 67.000 ristretti nelle nostre carceri potrĂ uscire.
Per me è tristissimo vedere il movimento radicale e il suo leader Marco Pannella doversi confrontare con cotanta ipocrita propaganda. Torno da unâagghiacciante visita al carcere di Vicenza dove ho visto con i miei occhi 358 esseri umani sequestrati in 146 posti. Massacrati di botte. Torturati. Dovâè il Ministero della Giustizia? Dovâè la Costituzione? Dovâè la Convenzione Europea dei diritti umani?
Oggi sono al 26° giorno di sciopero della fame con Irene Testa, Valter Vecellio, Maurizio Bolognetti e altri centinaia di detenuti e loro familiari, rappresentanti di associazioni, del volontariato, di esponenti sindacali degli agenti di polizia penitenziaria, dei direttori e dirigenti delle carceri. Tutti cittadini democratici che continuano a credere nello Stato di diritto e nella democrazia e che, per questo, hanno aderito alla quattro giorni di mobilitazione.
Proseguo, proseguiamo. Con la nonviolenza. Vorrei che la Severino almeno mi guardasse negli occhi e avesse il coraggio della veritĂ , dal momento che la tortura in corso prosegue inesorabile come lei non può non sapere. Eâ triste e umiliante vederla far finta di svuotare il mare di illegalitĂ e di barbarie con il cucchiaino di provvedimenti inutili”.
Dichiarazione di Rita Bernardini, deputata radicale in Commissione Giustizia
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