Politica

Barbagallo confermato segretario con tensioni interne nel Pd

Anthony Barbagallo

Si è concluso il congresso regionale del Partito Democratico con la conferma di Anthony Barbagallo alla segreteria, un risultato atteso vista l’assenza di sfidanti dopo la rinuncia delle correnti riconducibili a Bonaccini e Orfini. La decisione di escludere le primarie aperte e limitare il voto ai soli iscritti ha innescato una serie di contestazioni formali che saranno esaminate nei prossimi giorni.

Il voto ha registrato una partecipazione di 9.500 elettori su 16.500 aventi diritto, pari al 61%. Di questi, Barbagallo ha raccolto il sostegno di circa 7.500 votanti, corrispondenti all’80% dei partecipanti. Tuttavia, le forze interne critiche hanno contestato i risultati, sottolineando come, in rapporto al totale degli iscritti, il segretario uscente abbia ottenuto appena il 48% delle preferenze, una percentuale interpretata come un «referendum perso su se stesso».

CanaleSicilia

L’elezione di Barbagallo non ha attenuato le tensioni tra le diverse anime del partito, che potrebbero intensificarsi con l’approssimarsi delle scadenze elettorali regionali e nazionali. La gestione delle candidature rappresenta infatti il nodo più delicato, con possibili ripercussioni che includono defezioni e fuoriuscite dai ranghi del Pd.

La rielezione, quindi, non segna la fine dei conflitti interni, ma anzi ne preannuncia un’accentuazione, soprattutto nelle fasi decisionali future, mantenendo alta l’attenzione sulle dinamiche di potere nel partito.


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