La Corte d’Appello del Tribunale di Messina conferma, con parziale riforma, la condanna per bancarotta fraudolenta a carico dei fratelli Basilio e Antonino Germanà, rispettivamente ex senatore di Forza Italia e ex deputato regionale, rideterminando le pene inflitte in tre anni e due mesi e per Di Luca Lutupitto Cono in tre anni e dieci mesi, oltre al pagamento delle spese di costituzione delle parti civili.
Nei confronti degli altri imputati, Molica Francesco, Spiccia Vincenzino e Caruso Milio Vincenzo, quest’ultimo difeso dall’avv. Mimmo Magistro, il non luogo a procedere per la prescrizione dei reati a loro ascritti.
La vicenda risale a fatti commessi a Brolo fra il 1989 ed il 1996. L’accusa per tutti era di bancarotta fraudolenta, per vicende legate alla “Venere Costruzioni”, società di Brolo confluita della “Gedim Costruzioni” e poi fallita nel 1996.
[- Qui la nota del legale di Basilio Germanà -]