Politica

Ars vieta l’uso degli smartphone ai bambini fino a cinque anni

Carlo Gilistro

L’Assemblea Regionale Siciliana ha approvato con voto unanime la legge promossa dal Movimento 5 Stelle che vieta l’uso di smartphone e dispositivi digitali ai bambini fino a cinque anni e ne limita l’uso per le fasce d’età successive. La normativa, che ha ottenuto quarantasette voti favorevoli senza alcuna opposizione né astensione, è stata definita un segnale chiaro rivolto anche al legislatore nazionale.

“L’approvazione finale – ha dichiarato Carlo Gilistro, deputato e pediatra, primo firmatario della legge – era attesa dopo il via libera all’articolato avvenuto due settimane fa. Il voto compatto dimostra che la problematica è stata compresa da tutti e che Roma non potrà ignorare questa volontà”. Gilistro ha ricordato come il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara abbia già annunciato misure restrittive sull’uso degli smartphone nelle scuole, segno di un dibattito ormai avviato anche a livello nazionale.

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La legge stabilisce che i bambini fino ai cinque anni non possano utilizzare dispositivi digitali con onde a radiofrequenza o videogiochi. Dai sei anni in su, l’uso è consentito solo sotto la supervisione di un adulto. La normativa impone inoltre il divieto di utilizzo degli smartphone durante l’orario scolastico nelle scuole medie e superiori. Sono previste campagne di sensibilizzazione, promosse dalla Presidenza del Consiglio e dai Ministeri della Salute e dell’Istruzione, per informare genitori e insegnanti sui potenziali danni derivanti da un uso eccessivo delle tecnologie digitali. Per le violazioni sono previste sanzioni da 150 a 500 euro.

Gilistro ha sottolineato che la finalità principale della legge è sensibilizzare le famiglie sui rischi legati all’uso precoce e incontrollato degli smartphone, spesso utilizzati come strumenti per calmare i bambini. “Molti genitori non sono consapevoli dei pericoli e utilizzano i dispositivi come babysitter, esponendo i figli a seri rischi per la salute”, ha dichiarato.

Studi recenti indicano che in Italia il 30% dei genitori utilizza lo smartphone per tranquillizzare i figli già nel primo anno di vita e che l’80% dei bambini tra i tre e i cinque anni è in grado di usare il cellulare dei genitori.

Secondo Gilistro, tra le conseguenze di un’esposizione eccessiva alle tecnologie digitali si riscontrano disturbi dell’umore, ansia, crisi di panico, alterazioni del sonno, ritardi nello sviluppo del linguaggio e riduzione delle interazioni sociali. Il deputato ha inoltre evidenziato il rischio di cyberbullismo, che nei casi più gravi può portare a isolamento sociale e depressione.

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“Ringrazio tutti i colleghi per aver sostenuto questa legge – ha concluso Gilistro – perché quando si tratta della salute dei bambini, non possono esserci divisioni politiche”.

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