Siamo giunti alla 60ma edizione del Salone Nautico Internazionale di Genova – afferma il Consigliere di Confindustria Nautica Gaetano Fortunato. Tutti noi, operatori del settore ed amanti del mare, avremmo voluto festeggiare questa importante ricorrenza – il sessantesimo compleanno – in maniera differente, con una “super kermesse” senza limiti e vincoli. Ma le cose non vanno sempre come si spera. Talora ci sono ostacoli e intralci. Questa volta il problema si chiama COVID19, e non è un problema da poco. Coinvolge l’intero pianeta. Serve prudenza e coscienza. Che non vuol dire deporre le armi, ma avere il coraggio di guardare avanti con ottimismo e responsabilità, per noi e per chi verrà dopo di noi.
Anche nel momento peggiore in Italia, tra marzo ed aprile, quando tutto sembrava buio pesto, molti di noi hanno continuato a combattere con forza, ad alzarsi la mattina pensando a come investire nel futuro. Io l’ho fatto da imprenditore e da consigliere di Confindustria Nautica, con lo scopo di fare squadra con gli altri colleghi. E come me, tanti hanno fatto lo stesso. C’è chi mi è sembrato meno ottimista e chi di più, ma nessuno mi ha dato la netta sensazione di volere mollare: parlare tra di noi, sentirsi sulla stessa “barca”, ci ha dato forza. E questo è il momento di mettere a frutto la resilienza che ha mostrato il nostro settore. Perdere questa occasione sarebbe imperdonabile e significherebbe rinviare di un anno la rinascita, cosa che non ci possiamo permettere e che non sarebbe giustificato dal contesto socio-sanitario ed economico.
Anche quando abbiamo ricevuto notizia dell’annullamento di molte Fiere Internazionali in tanti settori, di quelle nautiche di Cannes e di Monaco, abbiamo sempre pensato che il Salone di Genova avremmo dovuto farlo. Non per cortesia agli organizzatori, né per rispetto di una tradizione, ma per dare un segnale forte all’Italia, all’Europa e, perché no, anche al mondo. Noi crediamo che da Genova si debba ripartire. E’ un’occasione da non perdere per dimostrare a tutti che insieme possiamo farcela: siamo caduti sotto i colpi del Covid19, ma ci stiamo rialzando. Dovremo convivere a lungo con questo problema, ma non possiamo fermarci, abbiamo passato tempeste per certi versi anche peggiori, ma molti di noi hanno continuato a lottare e ne sono venuti fuori. Non è il momento di mollare.
Appena 2 anni fa a Genova crollava “il Morandi” lasciando dietro morte, tragedia e disgusto, oggi a Genova c’è un nuovo Ponte, a dimostrazione che l’Italia è capace di fare qualsiasi cosa, basta lavorare, crederci ed impegnarsi per realizzare cose che possono sembrare impossibili. Allora basta slogan del tipo “Andrà tutto bene” o “insieme ce la faremo”. Dal Salone di Genova gli slogan dovranno essere “sta andando tutto bene” o “ ce la stiamo facendo”. Esorto tutti a non abbassare la guardia nel combattere questo virus, perché ancora è pericoloso, ma nello stesso tempo a riprendere con decisione il cammino, a venire a trovarci a Genova dal 1 al 6 Ottobre 2020. Rispettando le regole, non ci sarà alcun problema, ma dimostreremo una volta per tutte la vitalità di un settore e la passione della gente per il mare.
La cantieristica del Sud – conclude il consigliere -, che mi onoro di rappresentare in Confindustria Nautica, ha un motivo in più per esserci: quello di sfatare tante odiose e vetuste leggende, per dimostrare che al Meridione c’è un comparto vivo e vivace, che crede nel futuro, impiega energie e risorse, vuol vivere di impresa e non di assistenza.
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